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 ITALIA - ITALIA - Gioco d'azzardo, Di Pietro: regolamentarlo e proibirne pubblicità
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Notizia 
28 dicembre 2009 17:59
 
Il gioco d'azzardo ma anche il lievitare esponenziale dei giochi gestiti dall'erario rappresentano una settore da regolamentare per tutelare le fasce sociali piu' deboli.
L'Idv, con Antonio Di Pietro annunciano una serie di iniziative parlamentari di tutela.
E' stato riconosciuto dal CNR e diversi studi che il gioco-scommesse e' un'attivita' che crea dipendenza come le droghe, il fumo, l'alcol, sottolinea Di Pietro sul suo blog.
' Non voglio con questo precludere la liberta' di un cittadino di poter scommettere o meno. Sto dicendo - afferma Di Pietro - che al cittadino non puo' essere venduto il gioco come miraggio di vincite milionarie (in realta' dalle probabilita' infinitesimali) e come alternativa ad una vita basata sul lavoro e sulle proprie capacita'. Le norme in materia di gioco e scommesse vanno equiparate a quelle sul fumo in termini pubblicitari, ossia ne dovrebbe essere proibita la promozione. I controlli sull'eta' di chi gioca devono essere stringenti per impedire a minorenni e persone senza un proprio reddito di accedervi. Le licenze e gli apparecchi installati nei punti di accesso al gioco, che con una normativa piu' permissiva dal 2003 hanno proliferato a dismisura, devono essere ridotti e la diffusione legata alla demografia. Lo Stato dovrebbe farsi promotore di campagne progresso contro il gioco-scommesse poiche' puo' provocare danni alla salute e alla psiche dei cittadini favorendo, nella maggior parte dei casi, il dissesto economico individuale e familiare'.
'Il gioco d'azzardo e' illegale. E comunque anche quello considerato 'non d'azzardo', attraverso il quale lo Stato percepisce entrate fiscali da capogiro, e' un'indecenza. Con oltre 53 miliardi di euro di raccolta, questo business costituisce una percentuale vicina al 4% del Pil nazionale: rappresenta la terza industria del Paese. Le entrate dello Stato derivanti dalla raccolta sono lievitate dai 3,5 miliardi di euro del 2003 ai 7,7 miliardi del 2008, con un tasso di crescita complessivo del 121,1%. A giocare di piu' sono individui tra i 25 ed i 44 anni e oltre i 65, questi ultimi pensionati. In Italia il gioco d'azzardo si sta diffondendo e sta avendo un impatto fortemente negativo su numerose fasce sociali: da quella degli studenti, che compromettono la riuscita dei propri studi, ai pensionati che finiscono in mezzo ad una strada, alle unioni familiari distrutte per il 'vizietto' di mamma e papa''.
 
 
 
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