Sono volate parole grosse sulla tv egiziana al-Nahar tra la giornalista Riham Said e il suo ospite, il religioso islamico Yousuf Badri, volto noto agli spettatori egiziani per i suoi sermoni dal contenuto conservatore. La donna lo ha sfidato davanti alle telecamere, accusandolo di essere un venduto, togliendosi il velo che le copriva i capelli e affermando: "Lo porto per Allah, non per te!". La puntata, girata ad aprile e trasmessa nei giorni scorsi, e' stata rilanciata su YouTube, con i sottotitoli in inglese per garantirne la massima diffusione. La Said ha cominciato a incalzare lo sheik con alcune domande sugli stupri contro le donne, ma lui si e' rifiutato di rispondere. "Questa e' una provocazione - ha detto infuriato - cambia argomento, parliamo di quello che interessa alla gente". In tutta risposta la donna lo ha accusato di aver preteso mille sterline egiziane per partecipare alla puntata: "Non ti abbiamo pagato mille sterline solo perche' potessi urlarmi contro - ha detto - che razza di religioso chiede mille sterline per farsi intervistare?". A quel punto la giornalista ha scoperto il capo, facendo infuriare Badri, che si e' girato dall'altra parte per non guardarla e le ha ordinato di coprirsi. Ma la giornalista lo ha incalzato, accusandolo di non aver protestato quando gli si e' presentata svelata a telecamere spente, come si vede in alcune delle immagini rilanciate su YouTube. "Lo porto per Allah - gli ha detto - non per far contento te!". La lite e' andata avanti ancora a lungo, con il religioso che ha minacciato di portare al-Nahar in tribunale e farla chiudere, e alla fine la Said, indignata, si alzata e ha lasciato lo studio. "E' triste che persone come te rappresentino la nostra religione - ha detto - Sono io che me ne vado, non tu".