Il governo giapponese si appresta a varare una serie di misure per contrastare la pedopornografia online, tra cui il blocco di foto e immagini illecite da parte dei fornitori di connettivita' internet.
La stretta e' stata decisa oggi a Tokyo durante una riunione ministeriale incentrata sulla lotta al crimine, che ha visto la partecipazione anche del premier nipponico, Naoto Kan.
'Il crimine della pedopornografia non deve essere tollerato - ha dichiarato Kan nella riunione - e abbiamo il dovere di salvare i bambini vittime di soprusi'.
Oltre al blocco preventivo delle immagini illegali, che verra' implementato mediante una lista nera di siti web gestita da un nuovo organismo, il governo prevede di potenziare i consultori gratuiti per le vittime di pedopornografia e di rafforzare l'educazione etica a partire dalle scuole.
L'esecutivo punta a definire i dettagli delle nuove contromisure nei prossimi mesi, in modo da rendere effettivo il blocco preventivo delle immagini illecite online entro marzo.
Le leggi vigenti nel Sol Levante proibiscono la produzione e la vendita di foto, video e altro materiale pornografico infantile, cosi' come il possesso a fini commerciali.
Non e' ancora considerato un reato, tuttavia, il semplice possesso individuale di questo tipo di materiale, motivo per cui il Giappone e' fortemente criticato dagli Stati Uniti e dalle altre nazioni avanzate per consentire un contesto legale di fatto favorevole alla produzione di pornografia infantile.
Nel 2009 si e' registrato un forte incremento dei reati legati alla pornografia infantile in Giappone, con 935 casi complessivi e un'impennata del 38,3% sul 2008.