Renato Farina, deputato del Pdl e giornalista prima del 'Giornale' e poi di 'Libero' e' stato condannato dal tribunale di Brescia a risarcire al giornalista parlamentare Giorgio Frasca Polara le spese della causa civile per diffamazione che Farina aveva intentato nei confronti di Frasca Polara con la richiesta di un risarcimento di 250 mila euro, poi ridotti a 120mila.
Farina aveva denunciato Frasca Polara per un articolo su di lui, comparso sul sito internet dei Democratici di Sinistra (il 3 giugno 2008) per il quale si riteneva diffamato.
Il cuore della contesa e' un articolo di Farina in cui si affermava che alcuni teologi gli avevano assicurato che non c'era contraddizione con la morale cristiana della norma (poi non approvata) del carcere per gli immigrati clandestini.
Nell'articolo di commento a questa vicenda, Frasca Polara aveva usato i termini di 'spione' e di 'faccia di tolla' nei confronti di Farina.
Il tribunale di Brescia ha riconosciuto che le espressioni sono state utilizzate 'collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato dall'opinione o comportamento preso di mira e non si risolvono in un'aggressione gratuita e distruttiva dell'onore e della reputazione del soggetto interessato'. Orientamento questo richiamato da una sentenza della Corte di Cassazione.