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 U.E. - U.E. - Liberta' d'espressione. Editore online colpevole di cio' che scrivono gli internauti. Corte Europea
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Notizia 
11 ottobre 2013 8:59
 
Non viola i diritti dell’uomo e, in particolare, quello alla libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni, la decisione dei giudici di uno Stato di condannare l’editore di un giornale online per i contenuti diffamatori di alcuni commenti pubblicati dagli utenti.
E’ questo il principio che la Corte europea dei diritti dell’uomo – a sorpresa – ha messo nero su bianco in una sentenza con la quale ha “assolto” i giudici estoni dall’accusa di aver violato i diritti dell’uomo e, in particolare, quello alla libera comunicazione di idee ed opinioni, per aver condannato l’editore di un giornale reo di non aver impedito che i propri lettori, attraverso i commenti ad un articolo, offendessero la reputazione di una società.
Permettere l’anonimato ai propri utenti, secondo i giudici della Corte Europea, rafforzerebbe gli “obblighi di vigilanza” dell’editore, giustificandone la responsabilità anche per i commenti dei lettori giacché – per colpa dell’anonimato – il soggetto che assuma di essere leso nella tutela della propria reputazione non potrebbe far valere i propri diritti nei confronti dell’autore dell’offesa.
La sentenza non e' ancora definitiva.
La vicenda
Un portale di informazione aveva pubblicato un articolo sulle scelte controverse operate da una compagnia di navigazione. I lettori reagirono postando commenti estremamente offensivi, diffamatori e minacciosi nei confronti della compagnia di navigazione e del suo proprietario. Quest’ultimo fece causa al portale che fu condannato a pagare 320 euro per danni morali.

CEDU caso n. 64569/09.
 
 
 
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