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 CANADA - CANADA - Liberta' espressione e fonti giornalistiche. Corte suprema pone limiti
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Notizia 
8 maggio 2010 9:59
 
La Corte suprema si e' pronunciata venerdi' contro la totale protezione della riservatezza delle fonti d'informazione dei media. Con otto voti contro uno i giudici della Corte hanno ordinato al quotidiano "National Post" di consegnare alla polizia i documenti che avevano raccolto nel 2001 in cui era presumibilmente implicato, in uno scandalo per corruzione, l'allora Primo ministro, Jean Chretien. E non solo i documenti ma anche i loro contenitori.
Il principio di base, secondo la Corte suprema, e' che nessun giornalista puo' considerare totalmente confidenziale una propria fonte.
Ovviamente la questione, pur partendo dal caso specifico, si e' trasformata piu' in generale sulla difesa del principio di riservatezza delle fonti.
La Corte ha riconosciuto che il fatto "di essere informati... grazie all'uso di fonti che non possono essere rilevate in quanto coperte dall'anonimato", corrisponde all'interesse pubblico. Gli impegni sulla riservatezza che un giornalista o un editore hanno preso verso la propria fonte segreta, in alcune "specifiche circostanze" debbono essere rispettati. Ma questo principio non puo' essere applicato in assoluto ma anche in considerazione di altri interessi pubblici, "compresa un'inchiesta giudiziaria".
 
 
 
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