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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - La marcia delle sgualdrine
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Notizia 
11 giugno 2011 19:14
 
La 'marcia delle sgualdrine' e' arrivata in Europa: all'insegna del 'un vestito scollato non e' un si', il movimento sbocciato in Canada e fiorito negli Usa e' sceso oggi in piazza a Londra.
Da Hyde Park Corner, luogo simbolo del free speech, a Trafalgar Square, migliaia di donne, accanto a molti uomini, hanno rivendicato il diritto di andare in giro vestite come pare a loro senza sentirsi accusare di 'attirare gli stupratori'.
Sembra una frase anni '60, ma a quanto pare, ce n'e' bisogno. La SlutWalk (da slut, sgualdrina) e' un movimento fondato da due donne canadesi, Sonya Barnett e Heather Jarvis, in risposta alle dichiarazioni di Michael Sanguineti, un poliziotto di Toronto che, tentando di spiegare a un gruppo di studenti della Osgoode Hall Law School come prevenire i reati sessuali, si e' lasciato sfuggire un commento di troppo.
'Se le donne non vestissero da sgualdrine, non correrebbero il rischio di essere violentate', aveva dichiarato, per poi scusarsi in seguito. Sanguineti era stato messo sotto inchiesta e redarguito ma e' rimasto in forze alla polizia. La prima marcia, che ha adottato come bandiera un insulto e che dunque ha fatto discutere, e' stata organizzata il 3 aprile a Toronto: dal Canada le Slut Walkers hanno raggiunto con i loro abiti provocanti gran parte del globo risvegliando coscienze femministe negli Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, ora il Regno Unito, e in luglio anche a Delhi.
'Mostrare le gambe non significa aprirle', dice Amina Patellii, una delle oltre tremila arrivate all'ombra della colonna di Nelson mentre il corteo in guepiere e calze a rete, reggiseni, tacchi a spillo e anche qualche fallo di plastica si incrociava bizzarramente con i ciclisti di una 'naked bike ride'.
'Si significa si e no significa no', era il cartello piu' gettonato della protesta, tra strizzate d'occhio al clamoroso caso giudiziario che ha coinvolto a New York l'ex capo dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn. In Gran Bretagna il tema della violenza sessuale e' ad alta tensione dopo la battuta del ministro della giustizia Ken Clarke secondo cui 'c'e' stupro e stupro': quando chi subisce violenza conosce lo stupratore, il reato puo' essere derubricato a 'di seconda classe'.
Ma il vero problema e' che 'viviamo in una cultura dello stupro', dice Thomas Royce, 35 anni, a torso nudo con reggiseno come la sua ragazza e la parola 'slut' scritta sulla pancia.
Sono scese in piazza anche studentesse e ricercatrici della London School of Economics: 'Slutwalk e' una protesta contro il modello 'premio e castigo' che richiede che tutte le donne siano 'brave ragazze' che non fanno tardi la sera, che non espongono piu centimetri di pelle di quel che vogliono gli uomini e che non protestano se vengono punite per essere 'cattive'', spiega Asiya Islam, una di loro: 'Ecco perche' marcio oggi a Londra'.
(di Alessandra Baldini per agenzia Ansa)
 
 
 
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