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 USA - USA - No alla censura tv sulle parole indecenti
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Notizia 
14 luglio 2010 9:36
 
Una corte d'Appello ha chiesto alle autorita' di rivedere il regolamento che proibisce "l'indecenza" alla radio e alla televisione nelle ore di maggiore ascolto, valutando che si tratti di una "imprecisione anticostituzionale" contraria alla liberta' d'espressione.
La Corte di New York ha confermato una sentenza di primo grado del 2006 in cui la Commissione federale delle Comunicazioni (FCC) si contrapponeva alle tv Fox (gruppo News Corp di Rupert Murdoch) che aveva stabilito come il regolamento in vigore aveva un effetto paralizzante andando oltre le oscenita' visive.
Il regolamento in vigore risale al 1970 e vieta tutte le parole e le espressioni che non sono utilizzate in modo letterale. Le tv che non emettono un bip censorio al posto di quella parola o frase sono soggette ad un'ammenda.
Ma se delle bestemmie in un film di guerra possono essere considerate accettabili, la FCC aveva giudicato come gratuita l'espressione "fucking" pronunciata da un artista di fronte ad un prezzo esoso.
 
 
 
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