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 GERMANIA - GERMANIA - Reati d'opinione. Condannato vescovo che nega l'Olocausto
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Notizia 
17 aprile 2010 12:58
 
Il tribunale di Ratisbona ha condannato il vescovo negazionista inglese Richard Williamson a 10mila euro di ammenda per istigazione all'odio razziale.
Il giudice Karin Frahm ha ridotto di 2mila euro la pena richiesta dal pubblico ministero Edgar Zach. La condanna si riferisce alle dichiarazioni rilasciate nel 2008 a una tv svedese, in cui Williamson negava l'esistenza delle camere a gas e sosteneva che nei campi di sterminio nazisti erano morti al massimo 300mila ebrei.
L'avvocato del vescovo lefebvriano, Matthias Lossmann, aveva chiesto l'assoluzione per il suo cliente, asserendo che le dichiarazioni incriminate non erano state meditate, ma erano in risposta a una domanda a sorpresa nel corso di un'intervista incentrata su altri temi. A sostegno della sua tesi, respinta alla fine dal giudice, Lossmann aveva aggiunto che Williamson non aveva concesso ai suoi intervistatori l'autorizzazione a trasmettere le sue dichiarazioni in Germania, dove la negazione dell'Olocausto e' considerata un reato.
Il processo si e' svolto senza la presenza dell'imputato, al quale i responsabili della Fraternita' di San Pio X avevano intimato in una lettera del marzo scorso di non presentarsi davanti al giudice e di non concedere nuove interviste su temi diversi da quelli strettamente legati ad aspetti religiosi.
All'udienza non si sono presentati nemmeno i tre giornalisti della tv svedese che avevano intervistato Williamson nel convento di Zaitzkofen, situato nelle vicinanze di Ratisbona. I giornalisti erano stati convocati dal giudice in qualita' di testimoni.
 
 
 
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