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 ITALIA - ITALIA - Se fossi gay o trans oppure lesbica o bisex? Campagna contro l'omofobia
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Notizia 
17 maggio 2010 15:55
 
Se fossi gay?", "Se fossi trans?", oppure lesbica o bisex? La provocatoria domanda campeggia sulle foto dei politici toscani, tra cui il presidente della provincia di Firenze, che partecipano, con la propria faccia, alla campagna di "vaccinazione contro l'omofobia" organizzata da Arcigay, Il Giglio Rosa e Certi Diritti. I manifesti saranno visibili per due settimane, con l'affissione pubblica, nelle strade di Firenze, e anche in biblioteche e scuole. "Gay? sì, potrei esserlo - commenta Andrea Barducci (Pd), presidente della Provincia di Firenze - questo non cambierebbe assolutamente niente nell'impegno, nella serietà, nella trasparenza delle cose che uno fa. E' campagna bella e positiva che credo aiuti la gente a capire meglio queste problematiche, in un giusto ambito". La senatrice (Pd-Radicali) Donatella Poretti compare come ipotetica "lesbica", in foto, assieme alla figlia di 4 anni: "Se io fossi lesbica? Chissenefrega, sarebbe la risposta giusta". C'e' anche il consigliere provinciale fiorentino del Pdl Massimo Lensi. L'iniziativa serve anche a denunciare, secondo i protagonisti, l'assenza di dibattito parlamentare sui diritti dei gay.
"E' un periodo in cui dei diritti se ne parla poco, nonostante non manchino gli spunti. Il Parlamento non interviene, è uno dei tanti, importanti argomenti su cui si preferisce non legiferare. Neanche le recenti sentenze della Corte Costituzionale riescono a dare il là all'attività legislativa in materia". Matteo Pegoraro, segretario di Arcigay Firenze, aggiunge: "apparire in un manifesto con la scritta gay, lesbica, bisex o trans, per un politico, è un passo in avanti non indifferente. A livello parlamentare purtroppo il dibattito sembra morto, nonostante le iniziative di legge di Paola Concia (Pd) e dei radicali. Le attività parlamentari contro l'omofobia sono affossate. Spero che da Firenze arrivi questo messaggio a livello nazionale".Firenze, continua Pegoraro "è una città dove purtroppo non mancano le aggressioni per discriminazione.
Qui i manifesti della campagna: 1 2
 
 
 
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