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 USA - USA - Siti pornografici gratuiti non ledono concorrenza. Tribunale della California
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4 febbraio 2011 7:39
 
I siti pornografici gratuiti di video non costituiscono una forma di concorrenza sleale per l'industria del settore: e' questa la conclusione alla quale e' giunto un Tribunale della California alla fine di un processo in cui il sito Internet RedTube era stato chiamato in causa da Kevin Cammarata, un imprenditore di diversi siti Internet per adulti a pagamento.
Cammarata aveva avviato la causa nel 2009 ritenendo che il modello di sito di RedTube costituisse un'infrazione alla legge californiana sulla concorrenza sleale. "I consumatori, avendo la possibilita' di guardare video per adulti ad alta qualita' gratuitamente su RedTube, scelgono sempre meno i siti a pagamento con contenuti simili". Il ricorrente reclamava 40 milioni di Usd (29 milioni di euro) di danni e interessi dall'azienda editata da un'impresa che ha sede ad Hong Kong, nonche' la chiusura del sito stesso.
La settimana scorsa un tribunale californiano ha giudicato che questa procedura e' assimilabile ad un attacco contro la liberta' d'espressione ed ha assolto RedTube. "La pubblicazione di un video su Internet, si tratti di un adolescente che gioca a calcio o un un film pornografico, e' una delle manifestazioni della liberta' d'espressione", evidenzia il tribunale nella sentenza.
I siti pornografici, a pagamento e gratuiti, sono vecchi come Internet stesso, e RedTube e' uno dei primi siti basati sul modello di condivisione dei video. Funziona tecnicamente come YouTube, con video forniti essenzialmente dalle aziende del settore, che l'utilizzano per fare pubblicita' ai propri prodotti. L'essenziale dei guadagni del sito proviene dai servizi annessi e a pagamento (chat, abbonamenti, etc) e dalla pubblicita'. Un modello reso piu' popolare da Google e Yahoo!
"Il modello economico del sito e' quello classico delle stazioni radio o televisive negli Usa, o quello della stampa scritta, senza dimenticare i piu' recenti, decine di migliaia, siti come YouTube, CNN e Yahoo!" -nota il tribunale. "Fondamentalmente non c'e' nessuna differenza tra RedTube ed una radio agli inizi degli anni 90, quando diffondeva gratuitamente canzoni grazie alle case discografiche stesse, dicendo agli ascoltatori, in contropartita, che avrebbero potuto acquistare i relativi dischi".
 
 
 
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