La 'Censorship Research Center', un'ong Usa che si occupa di fornire tecnologie per aggirare la censura sul Web, ha annunciato di aver ricevuto l'autorizzazione dal governo americano per esportare un software anti-filtering in Iran. L'Haystack, questo il nome del programma, è in grado di garantire agli utenti l'accesso alla rete in forma anonima, permettendo anche di interagire su social network e piattaforme di video-sharing come YouTube, Facebook, Gmail e Twitter senza lasciare 'tracce virtuali'.
Questi siti web sono oggetto di censura da parte delle autorità di Teheran per il ruolo decisivo che svolgono nell'informare il mondo sulle istanze dell'opposizione al governo del presidente Mahmoud Ahmadinejad.
Attraverso 'Twitter' e 'YouTube', in particolare, i riformisti iraniani riescono a diffondere notizie su quanto sta accadendo nella Repubblica Islamica, nonostante le forti limitazioni imposte dal governo ai media indipendenti. La polizia iraniana monitora costantemente questi siti alla ricerca di utenti che esprimono in rete il loro dissenso contro il governo.
Numerosi blogger iraniani d'opposizione sono stati addirittura arrestati dalle autorità, risalendo al numero IP del server a cui si erano connessi.
"Ora possiamo aiutare coloro che in Iran usano Internet e che d'ora in avanti potranno aggirare i 'filtri' imposti dal governo di Teheran", ha dichiarato il direttore di Crc, Austin Heap, come si legge sul sito web della Ong americana. Numerosi politici americani negli ultimi mesi hanno sottolineato la necessità di aiutare la popolazione anche fornendo tecnologie utili a superare la censura.