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LA BUFALA DELLE ETICHETTE SULLA CARNE
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Comunicato 
31 agosto 2000 0:00
 


L'UE CONTINUA A SACRIFICARE LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI SULL'ALTARE DEGLI EQUILIBRI POLITICI.
ALLO STATO DEI FATTI NON C'E' UNA SOLA CERTEZZA PER NON MANGIARE PROBABILI VELENI, PERCHE' ANCHE LA CARNE MACELLATA IN ITALIA NON DA' ALCUNA GARANZIA CHE NON PROVENGA DA ZONE A RISCHIO MUCCA PAZZA TIPO GRAN BRETAGNA, FRANCIA, PORTOGALLO E DANIMARCA.

Firenze, 31 Agosto 2000. Entra domani in vigore l'obbligo comunitario di etichettatura delle carni. Sara' obbligatorio indicare il Paese di macellazione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Senza eufemismo, questa etichettatura e' una vera e propria bufala: uno schiaffo alla sicurezza, all'intelligenza e al diritto dei consumatori. Sulle etichette non saranno indicati i luoghi in cui l'animale macellato e' nato ed e' stato allevato, la tecnica di allevamento seguita, l'alimentazione adottata, la categoria (vitellone, vitello, toro, etc..). I produttori potranno farlo cosi' come potevano anche prima dell'obbligo che scatta da domani, quindi non cambia nulla, perche' sapere o meno dove l'animale e' stato abbattuto, per il consumatore non significa niente.
C'e' da dire che le nostre istituzioni comunitarie non hanno il senso del ridicolo, cosi' come coloro che da qualche parte hanno plaudito a questa etichettatura come il primo passo verso la trasparenza di cio' che mangiamo. Se si e' in grado di mettere una simile etichetta, perche' non ci sono tutte le informazioni? Tempi tecnici? Non crediamo proprio: mentre invece siamo convinti che siano tempi politici, che consentano ai numerosi allevamenti che oggi hanno animali di dubbia sicurezza sanitaria, di smaltirli ….. sulle tasche e sulla pelle dei consumatori.
Inoltre c'e' anche la beffa. Visto che -dicono, ma non abbiamo alcuna certezza visti i precedenti- dal gennaio 2002 tutte le informazioni saranno in etichetta, perche' non hanno fatto tutto in un'unica soluzione? Forse per dare un contentino ad una situazione sempre piu' esplosiva, ma si sono dimenticati che i consumatori non sono dei sudditi imbecilli, ma individui consapevoli, in grado anche di capire quando vengono presi in giro.
Allo stato dei fatti, quindi, non c'e' alcuna certezza, da alcuna parte. Anche la carne macellata in Italia potrebbe essere originaria di zone ad alto rischio "mucca pazza", tipo Gran Bretagna, Francia Portogallo e Danimarca.
 
 
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