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CANONE TELECOM E ULTIMO MIGLIO
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Comunicato 
6 dicembre 2000 0:00
 


LA BEFFA DEL RINVIO. Firenze, 6 Dicembre 2000. L'Authority delle Telecomunicazioni ha ulteriormente rinviato la decisione sull'aumento del canone Telecom per la telefonia fissa, ed ha fatto sapere che la decisione verra' presa insieme a quella sulla cosiddetta liberalizzazione dell'ultimo miglio.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Se consideriamo che per l'ultimo miglio la scadenza e' la fine dell'anno, cosi' come deciso dalla consiglio dei ministri dell'Industria dei Quindici, e' evidente che da parte dell'Authority c'e' tutta la volonta' di arrivare all'ultimo momento per far digerire qualunque proposta. Infatti la Telecom, in precedenza, aveva "offerto" ai suoi concorrenti un costo di noleggio superiore a quello che oggi pagano i suoi utenti finali obbligati. Per cui, bene che vada, si girera' intorno a quella cifra, poco piu', poco meno, e con inesistenti margini di trattativa, pena lo sforamento di impegni comunitari che, questa volta c'e' da giurarci, verranno considerati inamovibili.
E' il metodo commerciale di Telecom, con gli utenti finali e quelli intermedi suoi "concorrenti": mettere sempre di fronte al fatto compiuto, eliminando le possibilita' di scelta o, nel caso degli utenti finali, farlo sobbarcandosi una serie di oneri e perdite di tempo che spesso e' piu' economico lasciar perdere. In questo caso, pero', c'e' da annoverare una sorta di complicita' dell'Authority, che si e' prestata tranquillamente al gioco arrogante della Telecom: consapevole o meno, poco importa, perche' sta di fatto quello che c'e', cioe' il rinvio, andando a ridosso delle feste natalizie dove sperano che scatti il meccanismo "distrazione".
In questo contesto il rinvio dell'aumento del canone e la decisione accorpata con l'ultimo miglio e' evidente che serve a far si' che le polemiche su un evento elidano l'attenzione sull'altro: di qualunque percentuale sia questo raschiamento del fondo del barile messo in opera da Telecom con l'aumento del canone, e' chiaro che avra' un clamore tale che mettera' in secondo piano la decisione sull'ultimo miglio.
A pagare resteranno i consumatori con: canone obbligatorio aumentato, prospettive di un nuovo mercato della telefonia fissa fiaccate dagli alti costi che i gestori concorrenti di Telecom dovranno sostenere per l'affitto di quel miglio finale che lo Stato ha deciso di regalare al suo ex-pupillo monopolista.
 
 
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