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DIVIETO DI FUMARE
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Comunicato 
1 settembre 2000 0:00
 


ORA LO STATO, COERENTEMENTE, ABBANDONI QUALUNQUE SUA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE NEL SETTORE.
ATTENZIONE AI CAPRI ESPIATORI DELLA CULTURA E DELLE LEGGI.

Firenze, 1 Settembre 2000. Il Governo ha approvato un disegno di legge che rende piu' organica e rigorosa l'attuale disciplina sul fumo nei locali pubblici.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Bene, ora, coerentemente, aspettiamo che sia completamente privatizzato (senza niente di pubblico, senza lo Stato che fa finta di essere un privato) l'ente tabacchi, e che sia consentito a chiunque di fabbricare e vendere derivati del tabacco, in ogni luogo e non solo nelle tabaccherie. Lo Stato, quindi, dovrebbe dedicare tutte le sue energie nel settore della prevenzione e della cura, abbandonando il suo interesse lucrativo in materia.
Solo cosi' prenderemo sul serio questo provvedimento di razionalizzazione, altrimenti non e' di razionalizzazione che bisogna parlare ma di schizofrenia e presa in giro.
Aspettiamo i fatti.
Nello stesso tempo ci auspichiamo che, grazie a queste nuove norme, non parta una sorta di isteria collettiva di "caccia al fumatore". Sappiamo bene che la maggiorparte dei fumatori continua ad essere incurante del fatto che chi gli sta intorno non gradisce aspirare passivamente il suo fumo, ma non e' ripagandoli con la stessa maleducazione e isteria che riusciremo a trovare una convivenza e reciproca accettazione. I divieti sui comportamenti individuali imposti con la violenza della legge, non hanno mai portato risultati positivi, ma hanno solo e sempre favorito l'irrigidimento delle parti e la nascita di sacche di illegalita'.
Non solo, ma non vorremmo che l'assopimento della "caccia al pedofilo", e quindi il venir meno del "nemico collettivo", facesse nascere la "caccia al fumatore": cosi' come il primo e' diventato il capro espiatorio della violenza sessuale, il secondo potrebbe essere trasformato in capro espiatorio dell'assenza di prevenzione sanitaria. Quindi, attenzione ai capri espiatori, della cultura e delle leggi.
Crediamo che tutti abbiano diritti, anche chi in certe situazioni diventa Caino. E bisognerebbe che tutti possano esercitare questi diritti, specialmente se sono relativi al proprio comportamento individuale.
 
 
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