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FARMACI: ABOLIRE I TICKET E RAZIONALIZZARE LA SPESA
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Comunicato 
12 aprile 2005 0:00
 

Roma, 12 Aprile 2005. I ticket sanitari sono stati definiti iniqui e inefficaci in molti dei programmi che il centrosinistra ha presentato in occasione delle recenti elezioni regionali. Siamo d'accordo. Iniqui perche' la salute e' un bene primario che va tutelato, inefficaci perche' non hanno impedito l'aumento della spesa farmaceutica nel 2004 (+8%). Probabilmente l'aumento sarebbe stato maggiore senza il ticket sanitario e, verosimilmente, crescera' nei prossimi anni con l'invecchiamento demografico (si calcola tra il 20 e il 30%). La risposta potrebbe essere quella di aumentare progressivamente il contributo personale, ma puo' concretizzarsi anche dalla razionalizzazione della spesa farmaceutica. Come? Secondo uno studio dell'Istituto scientifico WidO, del Servizio sanitario tedesco, ogni anno si potrebbero risparmiare 877.880 milioni di euro (circa 1700 miliardi di lire) se gli utenti potessero acquistare i farmaci via Internet. Il problema e' annoso e riguarda i rischi di assunzione di farmaci acquistati via internet. Potrebbe essere risolto trasferendo la competenza per l'acquisto al medico: la prescrizione telematica sarebbe garantita ed il risparmio assicurato, perche' gli acquisti riguarderebbero prevalentemente farmaci per la cura di malattie croniche, prescrivibili a cicli; le medicine arriverebbero a casa dell'utente il giorno dopo o potrebbero essere ritirate dal proprio medico. Tra l'altro, il sistema informatico potrebbe operare un trasferimento automatico della ricetta su farmaci equivalenti, per esempio i generici, a minor costo, e quindi con un ulteriore risparmio (fino al 20%). Oltre a cio' l'esperimento di somministrare dosi individuali di antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna esattamente la dose idonea al paziente e non la confezione intera, ha consentito alla Galizia (Spagna) di risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di medicinali, il che significa che in Italia solo per gli antibiotici si potrebbero risparmiare 411 milioni di euro; se estendiamo il risparmio agli altri farmaci avremmo una netta diminuzione della spesa farmaceutica che nel 2004 e' ammontata a 11.980 milioni di euro, pari al 13% della spesa sanitaria complessiva. Cosa si aspetta?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
 
 
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