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FECONDAZIONE ASSISTITA
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Comunicato 
22 marzo 2000 0:00
 


NO ALLA LEGGE CHE IMPONE UN'ETICA PARTICOLARE NELL'INTIMO DI CHIUNQUE.
L'ADUC FA APPELLO A TUTTI I LIBERI LEGISLATORI PER IMPEDIRE CHE CIO' ACCADA

Firenze, 22 Marzo 2000. Il Senato sta per intraprendere la discussione sulla proposta di legge sulla fecondazione assistita.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Dopo la discussione che si e' riaccesa in occasione della sentenza di un giudice romano che consentiva l'utero in affitto, quello che quasi sicuramente succedera' in Senato, con l'approvazione del testo di legge cosi' com'e', e' la risposta delle istituzioni alla domanda che sale nel Paese? Se cosi' sara', avremo l'ulteriore conferma dello scollamento tra paese reale e paese legale, a maggior ragione nel nostro caso, dove sono in discussione norme che pretendono di obbligare tutti gli amministrati ad un comportamento etico che risponde ad una concezione della vita di uno specifico credo religioso.
Se pensiamo che lo Stato, proprio in questi giorni, ha riconosciuto legittimita' economica anche a religioni e pratiche filosofiche (come il buddismo) che sulla questione non forniscono indicazioni assolute e vincolanti, la scissione schizofrenica e' ancora piu' evidente.
La nostra vita quotidiana, dalla scuola ai luoghi di fede e di passatempo, pur con le sue enormi carenze, e' impostata sempre piu' con l'accettazione e la convivenza di tutte le differenze. Ma cosi', per il legislatore, non puo' essere nella sfera del proprio intimo, dei propri desideri di paternita' e maternita'.
In nome di un dio o di un dittatore, nel passato (e ancora oggi) sono state giustificate le piu' atroci violenze. Lo stesso papa della chiesa cattolica apostolica romana ha, nei giorni scorsi, chiesto scusa per tutti gli errori che la sua Chiesa ha commesso in tal senso nel passato. Ma questo non da' alcun insegnamento ai seguaci di questa Chiesa che siedono in Parlamento, confermando -se ancora qualcuno ne avesse dubbio- che quando il potere religioso entra nel temporale, compie le piu' terribili stragi di liberta' dell'individuo.
A nostro avviso, sull'argomento procreazione, non ci dovrebbe essere alcuna legge, ma solo norme che garantiscano a chiunque il libero accesso alla pratica, con le garanzie che lo Stato abitualmente fornisce nell'ambito sanitario e assistenziale. In virtu' di questo rivolgiamo un accorato appello a tutti i liberi legislatori perche', con la loro presenza e il loro impegno, vigilino e legiferino perche' cio' sia possibile.
 
 
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