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FERROVIE DELLO STATO E PUBBLICITA'. LETTERA A CIMOLI
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Comunicato 
30 aprile 2004 0:00
 

Roma, 30 Aprile 2004. Il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni ha scritto una lettera aperta al presidente e amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Giancarlo Cimoli.
Egregio ing. Cimoli,
oggi scade il Suo mandato di Presidente e Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. In questi giorni siamo stati subissati dalla pubblicita' delle Ferrovie dello Stato sulle opere che si stanno realizzando, che ha coinvolto in modo massiccio i media e che, ad occhio e croce (aspettiamo da Lei dati precisi), sara' costata qualche miliardo delle vecchie lirette. Soldi pubblici, ovviamente, che' le Fs sono si' una SpA, ma a capitale pubblico, cioe' i soldi che Lei ha speso sono del contribuente. A che pro, visto che le Fs detengono il monopolio del settore? Ha voluto darci l'addio con mirabolanti fuochi di artificio? Si ripropone all'incarico e questo battage e' funzionale alla Sua rinomina? O ha voluto semplicemente informarci che le Fs stanno lavorando, che "insieme stiamo muovendo il Paese" e che "il futuro passa da una grande opera"? Le confessiamo che non comprendiamo dov'e' l'informazione, probabilmente e' un nostro limite. Per comunicarci che "domani", le Fs ci porteranno da una citta' all'altra in minor tempo e con i nostri soldi, c'era bisogno di spendere ulteriori quattrini? Quei soldi non potrebbero essere spesi, per esempio, per tenere puliti i bagni dei treni? Avremmo gradito sapere di qualche risultato di "oggi". Per farcelo sapere bastava un comunicato stampa ai media. Invece si ricorre alla pubblicita', da noi profumatamente pagata. Ovviamente non siamo d'accordo.
 
 
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