DOPO IL TRAGICO EPISODIO DI FIRENZE SI MOLTIPLICANO GLI INVITI A NON APPARTARSI IN AUTO PERCHE' NON CI SONO PIU' LUOGHI SICURI …. MA NON VENGONO FORNITE ALTERNATIVE.
SUPERIAMO IPOCRISIA E BACCHETTONISMO DA STRUZZO: APRIAMO LE CASE DELL'AMORE.

Firenze, 24 marzo 2000. A Firenze due giovani appartati in intimita' nella loro auto, sono stati aggrediti con un machete, derubati dei loro averi e feriti. Da piu' parti si e' levato l'appello ad evitare situazioni del genere. In particolari i magistrati che hanno aperto l'inchiesta hanno pubblicamente invitato i giovani "a non isolarsi, perche' anche in citta' non esistono piu' zone sicure".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' giusto stare sul "chi va la'", ma non si puo' pensare che i giovani debbano rinunciare alla loro intimita' in automobile senza fornire alternative. Se c'e' una persona che non abbia mai avuto uno scambio di intimita' in auto, alzi la mano. E non e' tanto per ricordare i tempi della gioventu' (magari in una piccola Fiat 500 o la 2 Chevaux della Citroen), quanto piuttosto prendere atto della situazione attuale e non proporre solo il "digiuno" o il divieto.
L'alternativa c'e', e per metterla in pratica occorre solo superare ipocrisia e bacchettonismo da struzzo: sono qualcosa che, per semplificare e rendere bene il concetto, chiameremo "case dell'amore": luoghi in cui chiunque ci possa accedere senza i costi e le formalita' tradizionali di quando si prende una camera in un albergo.
Non stiamo pensando a postriboli (anche se il rischio che lo diventino c'e', ma bisogna accettare il rischio, per evitare quello che e' successo nelle strade di Firenze), ma a norme che consentano agli albergatori di affittare le loro camere ad ore senza richiedere i documenti.
Sicuramente non e' una soluzione assoluta e saranno ancora tantissimi a preferire l'occasionalita' di "ti accompagno a casa" o "ti porto a vedere un bel panorama", o anche perche' si sentirebbero a disagio in una camera d'albergo, ma e' un'occasione in piu' per consentire ai giovani di incontrarsi nell'intimita' senza pericoli esterni.