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NUOVA GESTIONE TELECOMITALIA.
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Comunicato 
24 maggio 1999 0:00
 

LETTERA APERTA DELL'ADUC AL VINCITORE DELL'OPA SU TELECOMITALIA: AL DI LA' DELLE GRANDI STRATEGIE FINANZIARIE, COSA PREVEDETE PER RICONQUISTARE LA FIDUCIA DEGLI UTENTI? ECCO ALCUNE DELLE PRINCIPALI VESSAZIONI.

Firenze, 24 maggio 1999. L'Aduc ha inviato a Roberto Colaninno, vincitore dell'Opa su TelecomItalia, la seguente lettera aperta:
nell'inviarle i complimenti per il successo suo e della Sua azienda nella riuscita dell'Opa su TelcomItalia, vorremmo porre alla sua attenzione alcuni dei problemi che, come associazione di consumatori e utenti, abbiamo individuato come tra i piu’ gravi della struttura TelecomItalia, perche' contribuiscono ad aggravare sempre piu’ la posizione degli utenti, sottoposti (non lo scordiamo) ad un regime di monopolio.
E questo con l’augurio che la nuova gestione coincida –almeno in parte- con una politica verso gli utenti, in modo che possano avere tangibilita' dei vantaggi della stessa.
Non pretendiamo un cambio drastico ed immediato, ma gradiremmo un impegno: che qualita’, senso di giustizia ed equita’ caratterizzino i rapporti tra nuova TelecomItalia e utenti.
Le ricordiamo alcuni tra i piu’ sentiti aspetti dell'attuale politica della sua azienda che hanno contribuito alla perdita di fiducia e stima da parte degli utenti.
- La totale mancanza di controllo sugli inserimenti telefonici, con l'utilizzo delle linee da soggetti diversi dai titolari. Il fenomeno e’ ormai dilagante, e non crea certezza e armonia l’obbligo -senza appello- di pagare cifre esorbitanti senza aver telefonato, anche di fronte a evidenti prove che dimostrino il non-consumo.
- L'arbitrario -e a nostro avviso illegittimo- distacco delle utenze in mancanza del pagamento di una bolletta (in contrasto anche con le direttive Cee sui servizi essenziali) con l’aggravante di non informare del fatto tempestivamente e con modalita’ certe. E le ricordiamo il meccanismo vizioso, burocratico e costoso (per l'utente) che scatta dopo un mancato pagamento, ripercuotendosi su tutti i successivi.
- Il mancato rispetto di Telecom del suo stesso regolamento.
- L’arbitraria -e a nostro avviso sempre illegittima- applicazione della Direttiva Cee 97/66/CE (e del D.L: 171/98) sulla fornitura di documentazione del traffico effettuato. Nonostante specifiche disposizioni dell'Autorita' Garante della Privacy, contenuto e significato di questa direttiva viene distorto e travisato, violando il diritto ad ottenere questa documentazione (in alcuni casi, per ottenerla pur insufficiente, si chiede il pagamento). E questo si verifica anche nei casi in cui l'utente, seguendo l'interpretazione Telecom che non da' informazioni per tutelare la privacy di tutti coloro che usufruiscono di quella stessa utenza, ne faccia richiesta facendola controfirmare dall’intero nucleo familiare che, per l'appunto, usa la stessa utenza. La pretesa di venire pagati senza documentazione del servizio, non mettendo in grado l’utente di contestare eventuali errori, e’ eccessiva.
Questi sono alcuni dei punti chiave, riassuntivi della situazione di guerra fredda che contrappone gli utenti tutti a Telecom, a cui per il momento non c'e' alternativa, e che molti considerano come una dittatura di cui non vedono l'ora di liberarsi. Grazie all'esperienza che abbiamo acquisita con il nostro centro di informazione e consulenza anche via Internet, crediamo che la Telecom abbia completamente alienata la fiducia degli utenti, e che, dopo la liberalizzazione della fonia fissa, saranno pochi quelli che non cambieranno gestore.
Ci chiediamo cosa, al di la' delle grandi strategie finanziarie di cui siamo informati ovunque, questa nuova gestione possa significare per gli utenti.
Nell'augurarle buon lavoro, attendiamo di poter constatare l'esistenza di un impegno innovativo per uscire da questa vecchia e oscura guerra tra un Titano ferito ed i suoi sudditi ormai ribelli.
Distinti saluti
Vincenzo Donvito, presidente

 
 
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