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NUOVA LEGGE PROCREAZIONE
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Comunicato 
26 maggio 1999 0:00
 

GLI UTENTI DEL SSN RINGRAZIANO E RICORDANO CHE IN EUROPA CI SI PUO' MUOVERE USUFRUENDO DEGLI STESSI DIRITTI SANITARI DEI CITTADINI DI ALTRI PAESI.

Firenze, 26 Maggio 1999. La Camera ha approvato la legge sulla procreazione medicalmente assistita. Ora dovra' esprimersi il Senato.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ringraziamo la maggioranza di Montecitorio: oggi ha reso un buon servizio alla sua ideologia; ha aperto le porte dell'illiceita' per chi la pensa in modo diverso da lei. La legge approvata non disciplina, favorisce e organizza gli utenti del servizio sanitario in modo che ognuno possa usufruirne rispettando la propria cultura, ma da' un'indicazione di fondo che, a nostro avviso, sarebbe meglio in un testo sacro religioso e non in una legge di uno Stato repubblicano e a-confessionale.
Non ci stupiamo piu' di tanto, comunque. E, soprattutto, non drammatizziamo. Perche' viviamo in un Paese dell'Unione Europea, che e' anche uno dei Paesi che ha aderito al trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone. Quale migliore occasione per ricordare che nei Paesi dell'Ue e di Schengen i diritti sanitari sono equiparati indipendentemente dalla nazionalita' di origine? Sara' una buona occasione per fare qualche viaggetto in piu'.
Cosi' succedeva in Italia fino al 1975, quando le donne andavano ad abortire in Francia e in Gran Bretagna, e smisero, per l'appunto, quando fu approvata la legge che non considerava piu' l'interruzione di gravidanza un reato contro la stirpe ma un diritto individuale (pur con tutti i limiti che l'attuale normativa impone).
E cosi' succedera' per la procreazione assistita. Ci dispiace solo che la Camera, invece di legiferare con criteri che ponessero al primo posto il rispetto dell'individuo -nella sua integralita'- abbia optato per l'ossequio all'ideologia di maggioranza parlamentare, trasformandola da fatto religioso in fatto politico.
Non ci stupisce, infine, che sempre la Camera abbia approvato un ordine del giorno -con la stessa maggioranza della legge sulla procreazione- in cui si chiede la revisione della legge sull'aborto. Anzi, ci sembra logico, perche' la nuova legge sulla procreazione cambia il modo di intendere il rapporto con la procreazione e il proprio corpo, definendolo in modo opposto da cio' che stabilsice l'attuale legge sull'interruzione di gravidanza.
Prendiamo atto che e' cosi' e, di conseguenza, ci sembra giusto, oltre a ricordare agli utenti del SSN che siamo in Europa con eguali diritti di britannici, francesi, tedeschi e altri, organizzarci per usare al meglio questi diritti nel momento in cui ci vengono

 
 
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