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NUOVO GOVERNO E POLITICHE DEI
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Comunicato 
22 ottobre 1999 0:00
 
CONSUMATORI
L'ADUC CHIEDE, COME GIA' NELLA COMMISSIONE EUROPEA, CHE SI FACCIA UN MINISTERO AD HOC, SGANCIATO DA TUTTI GLI ALTRI: I DIRITTI DEGLI UTENTI E DEI CONSUMATORI, SE SI VUOLE ANDARE VERSO UNA ECONOMIA LIBERA E UNO STATO DI DIRITTO, SONO FONDAMENTALI E PRIORITARI.

Firenze, 22 ottobre 1999. Si parla di nuovo governo e nuove responsabilita'. Sinceramente siamo poco interessati a sapere se il nuovo vice-premier sara' l'attuale ministro dell'Interno o qualcuno del partito di Prodi. Non riusciamo a cogliere, nelle discussioni che si intrecciano per questi cambiamenti, cosa potra' esserci di nuovo e piu' utile per l'amministrato medio, per interrompere la sua marcia di allontanamento dalle istituzioni e dall'economia.
Ma vogliamo pensare positivo. Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. E facciamo una proposta -che giriamo sotto forma di lettera- direttamente all'attuale presidente del consiglio dei Ministri.
Proponiamo che sia istituito un ministero per le politiche dei consumatori e per i diritti degli utenti.
Nella Commissione europea e' un organo esecutivo presente gia' da molti anni, perche' non potrebbe svolgere altrettanta funzione nel governo dell'Italia? La centralita' del soggetto economico consumatore, e del portatore di diritto utente, e' essenziale in un'economia libera e uno Stato di Diritto. Il gioco delle parti economiche -anche per rinnovare un contratto di lavoro, per esempio, nelle ferrovie o nel trasporto pubblico- non puo' prescindere da questo soggetto che, oggi, invece, e' solo vittima e suddito. Non crediamo di essere pretenziosi se diciamo che i contratti di lavoro e l'organizzazione dei servizi pubblici avrebbero un'impostazione diversa se dovessero fare i conti anche con l'ultimo anello della catena.
Oggi, presso il ministero dell'Industria, c'e' gia' una commissione ad hoc, ma -oltre ad essere il fantasma di se stessa, e' senza poteri e di dubbia credibilita': come si puo' pensare che una commissione presieduta dal ministero dell'Industria possa fare gli interessi di consumatori e utenti? Il compito prioritario di questo ministero e' di fare gli interessi dell'Industria, che non ci sembrano necessariamente legati a quelli dei consumatori; dovranno tenere in conto l'esistenza dei consumatori, ma sono un'altra cosa. E' una classica situazione -diffusa in molti ambiti- di controllore/controllato.
Il fatto di essere sganciato da qualunque altro ministero, farebbe si' che questo nuovo dicastero potrebbe impostare la sua politica non in dipendenza di questo o quell'altro

 
 
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