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OPERE PUBBLICHE E GIUBILEO: HANDICAPPATO NON TI CONOSCO.
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Comunicato 
1 giugno 1999 0:00
 


Firenze, 1 giugno 1999. Nell'ambito della legge 270/97, il Comune di Firenze sta utilizzando 5 miliardi di lire per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per la realizzazione di percorsi all'interno del centro storico resi agibili ai disabili. I lavori prevedono le modifiche dei marciapiedi, l'abbassamento di soglie e cordonati, realizzazione di scivoli, adeguamento dei raccordi carreggiata-marciapiede.
Un po' poco, perche' la citta' sia fruibile, in particolare da chi non la conosce. Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. E considerando anche che Firenze e' un mostro di vivibilita', e non solo per gli handicappati, possiamo immaginare cosa succedera' con l'arrivo di milioni di pellegrini: scansando cordoli e catene formeranno fiumane umane impenetrabili e intasando gli stretti passaggi che consentono l'attraversamento, da una gabbia all'altra.
Ci risulta che gli unici semafori fruibili dai non vedenti, con sistemi sonori, saranno quelli della stazione di Santa Maria Novella. E gli altri?
Il progetto prevede la posa in atto di mattonelle in rilievo, nei punti piu' critici per l'attraversamento, ma, oltre ad essere scivolose con l'acqua, ci risulta che anche i non vedenti, come gli altri umani, non camminino strisciando i piedi per terra per cercare i rilievi senza confonderli -a maggior ragione per chi non conosce questo sistema di preavviso- con le sconnessioni dei marciapiedi (quando questi ultimi ci sono) … e non si dira' che a Firenze i marciapiedi non siano sconnessi.
Altra perla sono le canalette: mattonelle con dei bassorilievi entro i quali bisognerebbe far strusciare il bastone bianco; a parte il fatto che se ci fosse un ostacolo (un'automobile, per esempio) non si capisce come il non vedente potrebbe continuare a seguire il percorso, queste canalette sono il contrario di come i non vedenti hanno imparato a camminare: il bastone non deve mai essere strusciato per terra, ma deve essere battuto leggermente a sinistra e poi a destra, cadenzando ad ogni passo per avere la percezione del territorio.
E allora, che fare? La cosa piu' semplice: far tornare i marciapiedi alla loro funzione per i pedoni, levando biciclette e motorini che dovrebbero essere parcheggiati su apposite rastrelliere; slegare la citta' da tutte le catene e cordoli; levare tutti i tipi di pali e far sporgere la segnaletica dai muri dei palazzi, in modo che si creino spazi in cui puo' passare una carrozzella e in non vedenti non continuerebbero a spiaccicarsi contro i pali; dotare tutti i semafori di sistemi di segnalazione acustica.
Rivolgiamo la domanda agli amministratori che, anche se hanno a disposizione solo 5
 
 
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