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PROSTITUZIONE E CLIENTI
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Comunicato 
8 settembre 2000 0:00
 


DOPO IL SUICIDIO DEL GIOVANE DI TREVISO, L'ADUC CHIEDE CHE I RESPONSABILI DELL'IMMOBILISMO DELLA LEGGE SI PRONUNCINO, ANCHE CON UN MINUTO DI SILENZIO NEI NUMEROSI DIBATTITI IN CORSO NELLE VARIE FESTE DI PARTITO. Firenze, 8 Settembre 2000. Un giovane di Treviso, che era andato a comprar sesso a Mestre, si e' suicidato dopo che la polizia gli aveva sequestrato l'auto con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione. Sembra che abbia fatto il gesto estremo per la vergogna di cio' che era successo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Vittime su vittime: prostitute e clienti, equiparati nella disperazione della costrizione alla clandestinita'. E' quello che sta succedendo da quando questori in cerca di notorieta', subito emulati da altrettanti Sindaci in cerca di altrettanta notorieta' o di risposte demagogiche e populiste alla giusta richiesta di ordine da parte dei loro amministrati, si sono messi in testa che la prostituzione e il suo sfruttamento vanno combattuti colpendo i clienti della prostituzione.
Ed oggi il morto, che non puo' non restare sulla coscienza di chi si e' fatto alfiere di questo inutile metodo. Si' proprio inutile, perche' da quando sono cominciate queste azioni, il fenomeno della prostituzione non e' diminuito, ma e' rimasto li', come tutti i fenomeni estivi di cui queste iniziative ne fanno piena parte.
La demonizzazione del sesso a pagamento porta necessariamente anche a quello che e' successo al giovane di Treviso, cosi' come l'immobilismo del legislatore che, ben conscio dell'inadeguatezza legislativa, non fa nulla per modificarla, lasciando cosi' spazio a questori e sindaci Torquemada da balera.
Eppure la soluzione e' li', a portata di mano: l'abolizione del reato di sfruttamento della prostituzione, e quindi l'immissione sul mercato legale anche di questo mestiere, come gia' avviene in molti Paesi anche dell'Ue e dove, i problemi di ordine pubblico legati al fenomeno, sono pressocche' spariti.
Chissa' se tra tutte le feste di partito che si stanno tenendo in questi giorni -di destra, di centro, di sinistra, di sopra, di sotto- ci sara' qualcuno che chiedera' un minuto di silenzio per questa ennesima vittima della stupidita' delle legge. Non crediamo, perche' sarebbe come fare un passo positivo: significherebbe ammettere le proprie responsabilita' anche sul fatto specifico.
 
 
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