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QUERELLE SUI TASSI USURARI
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Comunicato 
5 dicembre 2000 0:00
 


Rispetto a lancio delle ore 17 dell'Agenzia Ansa, una nostra richiesta di precisazione MUTUI: BENVENUTO, GOVERNO PRENDA TEMPO; RAFFICA DI AUDIZIONI
… Oggi alla Camera sono intervenute tutte le sigle dei consumatori, divisi ai tavoli tra ''falchi'' e ''colombe''. Da una parte Adusbef e Codacons secondo cui le cifre di Bankitalia sono ''campate in aria'' e che hanno insistito per una restituzione del maltolto per intero, magari dilazionata con piano di rientro nel tempo. ''Si puo' negoziare sui modi, ma non sul quantum'' - ha detto Lannutti. Dall'altra Adiconsum, Adoc, Aduc , Federconsumatori, Acu, Movimento consumatori del cittadino, secondo cui occorre un tavolo di trattative negoziale a tre con il Governo garante, senza ''colpi di spugna che violino i diritti dei cittadini e senza sbaraccare il sistema bancario''
La nostra associazione viene inserita tra coloro che chiedono un tavolo di trattative negoziale a tre con il Governo garante.
Non e' proprio cosi', perche' noi per scelta politica non facciamo parte della Consulta nazionale (che riteniamo inutile e dannosa), quindi non siamo stati chiamati ad interloquire con l'on.Benvenuto. Quantomai, dall'esterno della Consulta, abbiamo chiesto una trattativa a tre. Abbiamo invece espresso preoccupazione per il facile populismo di alcune associazioni che stanno chiamando il "popolo dei risparmiatori" ad una sorta di assalto al palazzo per la restituzione dei tassi dei mutui pagati in piu': un meccanismo che crea illusioni sullo sgretolamento di un sistema bancario che, invece, e' molto ben saldo e armonico con il potere esecutivo del nostro Paese, che, arrogatosi anche il potere legislativo, sembra abbia tutte le intenzioni di smentire la sentenza della Cassazione che ha dato il via alla querelle.
Noi stiamo invitando i risparmiatori a fare i ricorsi (prima alle banche e poi in magistratura, come da modulo sul nostro sito in Internet) , ma senza creare facili illusioni, perche' rappresentano comunque una dimostrazione che i risparmiatori non sono disposti a farsi mettere i piedi in testa, e perche' il Governo -che sicuramente interverra', a maggior ragione dopo il sollecito del governatore della Banca d'Italia- ne tenga conto, e non ragioni come se ha a che fare con degli amministrati/sudditi.
Quindi, nessuna illusione di un momento "X" dove tutto il maltolto verra' risarcito, ma, piedi per terra per non farseli mettere in testa, senza crearsi l'illusione, anche in se stessi, di un potere di condizionamento che non esiste, e che, proprio per evitare che maturi, e' stato ingabbiato nella partecipazione alla Consulta nazionale.
 
 
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