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LA STRANA STORIA DELL'ALLEVAMENTO DELLE GALLINE
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Comunicato 
28 maggio 1999 0:00
 


Roma, 28 maggio 1999. Grande dibattito in sede comunitaria sull'allevamento delle galline o meglio sugli spazi che le galline ovaiole dovranno avere. Il problema interessa 42 milioni di galline nel nostro paese. Sembra una sciocchezza ma non e' cosi' -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Si tratta di aumentare lo spazio nelle gabbie da 450 a 550 centimetri quadrati, per gallina. Piu' spazio certamente, ma questo comportera' l'uccisione, in Italia, di 8 milioni di galline ovaiole, perche' gli allevatori non cambieranno le gabbie ma diminuiranno il numero di galline per gabbia, da cinque a quattro. Cosi' troveremo sulle nostre tavole, e a prezzo basso, le galline fatte passare per polli e la produzione di uova diminuira' del 20%, anche in sede Ue, prontamente rimpiazzate da uova di Paesi asiatici, la cui freschezza e igienicita' lascia a desiderare. La nuova direttiva europea prevede inoltre dal 2017, la sostituzione dell'allevamento in batteria con quello a terra, che comportera' uno spazio per gallina di 1400 centimetri quadrati. Bene per le galline, che saranno comunque allevate in capannoni, il che portera' ulteriori problemi, perche' le galline faranno le uova ovunque, e non su nastro trasportatore come quelle in batteria, con problemi igienici ed estetici, visto che la norma vieta il lavaggio delle uova. Ultimo problema e' quello dello spazio da reperire, considerato che la trasformazione degli allevamenti comportera' la quadruplicazione dello spazio, circa 4 milioni di metri quadrati, che dovranno essere richiesti ai Comuni, che
 
 
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