Roma, 24 Marzo 2000. Alla barzelletta della restituzione della tassa sul medico si aggiunge una cosa seria: l'ulteriore costo che l'Erario, cioe' i contribuenti, dovra' sopportare per mettere in moto le relative procedure. Tutta l'operazione per rastrellare un po' di soldi ha dell'incredibile o meglio -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- attiene al Paese di Arlecchino e Pulcinella quale purtroppo siamo diventati. Restituire 68mila lire, cioe' l'80% delle 85mila pagate delle quali solo il 22%, cioe' 16mila circa, erano detraibili dalla dichiarazione dei redditi, ha un costo complessivo che non vale le 17mila lire che dovrebbero rimanere nelle casse dello Stato. Non parliamo della barzelletta di chi, avendo pagato la tassa, non l'ha portata in detrazione e dovrebbe far domanda, allegando la ricevuta del conto corrente postale di 7 anni fa, ne' parliamo del fatto che dopo aver fregato 10 milioni di italiani che hanno pagato e' stato detto e scritto che l'omesso versamento non era sanzionabile. Chi erano i Presidenti del Consiglio nel 93? Amato-Ciampi! Chi promise la restituzione della tassa? Prodi-D'Alema!
Una domanda al Ministro delle Finanze: quanto costa l'operazione di restituzione al contribuente italiano?