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TELEFONATE INTERNAZIONALI E SESSO ONLINE
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Comunicato 
16 marzo 2000 0:00
 

LA TELECOM CI SPECULA SOPRA FACENDO SFOGGIO DI IGNORANZA

Firenze, 16 Marzo 2000. E' uno dei tormentoni in voga nel settore comunicazioni: le telefonate intercontinentali di connessione ad Internet che vengono effettuate -spesso senza rendersene conto- per godere un po' di sesso online. E altrettanto tormentone e' quello delle bollette telefoniche stratosferiche che arrivano ai piu' o meno ignari utenti Telecom, e non di altri operatori.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Queste bollette sono solo Telecom perche' i numeri vengono composti automaticamente da un software su cui il piu' o meno ignaro navigatore ha "clickato", e i gestori di questi siti, per andare sul sicuro, visto che tutti sono obbligatoriamente abbonati a Telecom, hanno previsto solo la configurazione per chiamate con questo gestore.
Se l'utente si vuole "difendere" da questi suoi desideri (e non dai gestori di questi siti che, piu' o meno, indicano sempre che si sta per effettuare una telefonata intercontinentale) cosa deve fare?
Secondo Telecom -cosi' come recita un paragrafo (Sicurezza in Internet) sulla bolletta che arriva a tutti gli italiani- deve "utilizzare un software antivirus specifico e aggiornato, in grado di riconoscere la disconnessione non voluta, la manomissione del modem e la selezione di un numero a sua insaputa".
Ci domandiamo se Telecom sa di cosa sta parlando, o vuole solo depistare gli utenti per continuare a fargli fare queste telefonate. "Antivirus specifico e aggiornato"? Quale virus? Telecom sa cosa e' un virus, che c'entra con quello su cui si lancia a dare consigli? Siamo in presenza di un programma -e non di un virus- che fa cascare la connessione in corso e ne effettua un'altra, a cui l'unico rimedio (oltre a quello di non chiederne l'attivazione con un click del mouse, ovviamente) e' quello di non azzerare il volume del modem e rendersi conto che lo stesso modem sta selezionando un numero che non si e' richiesto.
Ma Telecom non si limita a questo. Sulla dabbenaggine degli utenti e sulle sue incapacita' tecniche, ci vuole anche guadagnare soldi: l'utente un po' piu' attento, infatti, potrebbe farsi venire l'idea di chiedere la disattivazione della possibilita' di effettuare chiamate intercontinentali da un numero specifico, ma -come da avanti-elenco Telecom- puo' usufruire solo della "autodisabilitazione a chiave numerica (con codice segreto personale)" e deve pagare un "una tantum" di 22.000 lire di "contributo impianto attivazione" e 3.500 al mese di canone. Un costo per un servizio che a Telecom costa tecnicamente Lit.0, e avrebbe solo spese amministrative, che non si capisce perche' devono costituire un canone, visto che la modifica al software dell'emissione della bolletta avverrebbe solo alla richiesta e alla eventuale disdetta. Ma, si sa, l'aria della Telecom e' molto costosa.
Ma la fregatura non finisce qui. Non tutte le maxi-bollette sono dei cercatori di sesso online, perche' ce ne sono molte che dipendono da inserimenti abusivi sulla linea dell'utente. Se la disabilitazione fosse nella centrale telefonica e quindi a esclusiva responsabilita' della Telecom, non ci sarebbe tanto da discutere se l'utente abbia o meno effettuato le chiamate. Ma Telecom offre solo l'autodisabilitazione, mettendosi quindi al riparo da contestazioni e scaricando sull'utente l'onere di dimostrare la sua estraneita'; cosa che puo' avvenire solo per via giudiziale, perche' Telecom non ammette mai che le sue apparecchiature possano essere insicure, e quindi piratate.
Quindi, piu' che fare attenzione a chi offre sesso online "solo con una telefonata" e con scritte del tipo "WARNING: By using this software, your modem will dial an INTERNATIONAL LONG-DISTANCE TELEPHONE CALL", occorre fare attenzione a chi parte dal presupposto che l'utente ha sempre torto, e che sulla non informazione dello stesso ci deve far soldi, con tanto di sfoggio della sua ignoranza informatica.
 
 
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