Salve,
ho bisogno di un vostro autorevole parere circa l'applicabilità della prescrizione breve per un
importo fatturatomi da Enel per la fornitura di energia elettrica presso il mio domicilio.
Dopo la fattura del 11/10/2018, da me regolarmente pagata, la fatturazione da parte di Enel si
è interrotta. Dopo diverse vane segnalazioni telefoniche e in chat al servizio clienti, in data
27/07/2019 ho segnalato tramite PEC ad Enel la circostanza, chiedendo il ripristino della
regolare cadenza di fatturazione.
Perdurando la mancata fatturazione, e in totale assenza di risposta da parte di Enel, ho
deciso di passare ad altro fornitore. La nuova fornitura è stata attivata il 01/07/2020; al
momento della cessazione della fornitura Enel il sito MyEnel riportava una situazione regolare
dei pagamenti.
Ill 24/08/2020 ricevo da ENEL una PEC (in risposta alla mia PEC del 27/07/2019), in cui mi si
dice che entro breve sarebbe stata emessa la fattura relativa alla fornitura di energia
elettrica, cosa in seguito non avvenuta.
Il 16/03/2022 ricevo email da ENEL (non PEC bensì email ordinaria), in cui mi si dice che la
mia situazione dei pagamenti non risulta regolare, e mi si invita ad usufruire di una casella di
posta elettronica certificata InfoCert messa a mia disposizione a titolo gratuito, della quale
però decido di non fare uso.
Successivamente inizio a ricevere numerosi sms, email e telefonate da parte di Fides, che il
18/05/2022 mi trasmette tramite email ordinaria una fattura Enel di 994,36€ (da me mai
ricevuta per altra via) emessa il 18/01/2022 e relativa ai consumi per il periodo Ottobre 2018-
Giugno 2020, con i invito a pagarla.
In aggiunta a quanto detto preciso di non aver ricevuto altre comunicazioni tramite
raccomandata o PEC.
Sarebbe mia intenzione non procedere al pagamento della fattura e non rispondere più alle
sollecitazioni di Fides; qualora dovessi ricevere una raccomandata o PEC di messa in mora
risponderei di voler eccepire la prescrizione ai sensi dell'art. 1, co.4 della legge di bilancio
2018 e della delibera Arera 569/2018/R/com.
Vorrei pertanto sapere da voi se sono nel giusto nel procedere nel modo suddetto, e anche
se non sia più opportuno procedere subito con l'eccepire la prescrizione senza attendere
l'eventuale azione da parte di Enel o Fides.
Grazie, cordiali saluti
Sergio, dalla provincia di RM
Risposta: se alla fattura emessa (da lei non ricevuta) non ha fatto seguito alcun formale sollecito epistolare, o via PEC, di pagamento, ci pare legittimo ed opportuno continuare a non interloquire con la societa' di recupero crediti almeno fino ad una (improbabile) messa in mora, alla quale dovra' invece rispondere ufficialmente, respingendo ogni addebito per consumi pregressi oltre i due anni dalla data di ritiro della stessa, in quanto prescritti.