Buonasera, se i miei genitori mi vendono la nuda proprietà di casa loro ( valore 250.000 euro) per 100.000 euro, i miei fratelli potrebbero poi un futuro contestarla nonostante i soldi del c/c e i buoni vengono divisi cmq per tre. Vorrei tutelare la loro casa perchè non vada poi venduta un giorno a terzi visto uno dei miei fratelli non si fa vivo da 2 anni e ci odia, mentre l'altro fratello anche se in buoni rapporti va dai miei solo per chiedere soldi o quasi.
I miei vorrebbero anche fare divisioni differenti anche dei loro soldi vista la situazione ma purtroppo non si può escludere completamente un figlio anche se menefreghista, a quanto ammonta la parte minima che spetta ad un figlio dei soldi lasciati dai genitori?
Grazie.
Maria, da Padova
Risposta: ai sensi dell'art. 542 c.c.in caso che al defunto succedano il coniuge e due o più figli a questi ultimi è riservata la metà del patrimonio (dell'intero patrimonio inteso come beni immobili, mobili, liquidi ecc.).
Ciò significa che anche la casa entra nell'asse e viene conteggiata nella parte di ciascuno e purtroppo non c'è modo di risolvere la questione in anticipo, cioè in vita dei genitori, perchè alla loro morte tutto può essere riesaminato. Va da sè che i liquidi possono essere essere attribuiti in modo più facile e senza lasciare tracce.