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 ITALIA - ITALIA - Famiglia reddito casa. Rapporto Uil
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12 dicembre 2009 12:09
 
Piu' del 26% del reddito netto delle famiglie italiane viene impiegato per pagare l'affitto. A dichiaralo e' Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, il quale precisa che anche nel I semestre del 2009, non si sono riscontrate significative ed auspicabili diminuzioni dei valori delle locazioni e di mercato. Nelle grandi citta', il costo mensile medio degli affitti ammonta a 685 euro per un totale annuo di 8.227 euro. Questi dati emergono dal IV rapporto Uil "Famiglia reddito casa" curato dal Servizio Politiche Territoriali.
Il rapporto, precisa Loy, confronta i valori del mercato immobiliare nel periodo precedente la crisi economica (secondo semestre 2007), con quelli registrati nel pieno della crisi (primo semestre 2009). Come per i precedenti rapporti, il campione di riferimento e' una famiglia composta da due lavoratori dipendenti (condizione che sovrastima lo stato delle famiglie nell'attuale situazione di crisi), con due figli a carico, che percepisce un reddito annuo lordo pari a 36.000 euro e vive in affitto in una delle citta' Capoluogo di Regione.
Dal primo semestre 2007 al primo semestre 2009, i valori di locazione nelle citta' metropolitane risultano, in media, diminuire del 6,5%; fanno eccezione: Torino con un aumento del 10,5%, Milano e Bari con un aumento del l'1,8%. Fanno registrare invece un decremento le citta' di Firenze con -29,14%, Genova con -26,11%, Napoli con -14,19%, Bologna con -13,26%, Roma con -2,9%, Palermo con -0,5%.
Secondo il IV rapporto Uil la famiglia-campione spende mensilmente il 26,4% del proprio reddito per pagare l'affitto di un appartamento di 70 mq.. Spetta a Roma l'incidenza percentuale media piu' elevata sul reddito mensile netto, con il 64,7%, seguita da Venezia con il 56,7%, Milano con il 37,8%, Firenze con il 36,9%, Bologna con il 32,6%, Torino con il 30,3% e Ancona con il 26,1%. Le citta' dove invece il costo mensile medio dell'affitto incide meno sul reddito, sono: L'Aquila con il 12,9%, Potenza con il 13,9%, Catanzaro con il 14%, Perugia con il 15,3%, Palermo con il 17,1% e Trieste con il 17,8%.

Per quanto riguarda le quotazioni immobiliari, dal primo semestre 2007 al primo semestre 2009, si e' rilevato un sostanziale aumento. secondo le stime della Uil i valori medi nelle citta' capoluogo di Regione aumentano del 6,3%. In particolare a Torino il costo di un appartamento e' passato da 141.633 euro a 177.917 euro con un aumento del 20,4%, a seguire Bari con un aumento del 17,6 %, Venezia del 17% (anche se i dati forniti riguardano solamente la zona centrale); Genova del 6,4%, Palermo del 4,1%, Roma del 3,5% , Napoli del 2,8%, Firenze dello 0,7%, Milano dello 0,6%. Unica citta' in controtendenza e' Bologna con una diminuzione del 5,5%.
Per la Uil, affrontare il tema del rapporto tra il costo delle abitazioni e il reddito delle famiglie, e' urgentissimo e per tentare di risolvere la questione, innanzitutto, va messo sul mercato un maggior numero di case a canoni agevolati ed economicamente compatibili. E' necessario, inoltre, che la virtuosa collaborazione interistituzionale (Stato, Regioni, Comuni) sia rafforzata e finalizzata al raggiungimento di questo obiettivo.

 
 
 
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