Dopo la politica nazionale del figlio unico, Shangai avvia anche quella del possesso della casa unica. Il 7 ottobre l'amministrazione comunale ha informato i cittadini che "a Shangai, una famiglia, non importa se nativa o straniera, può comprare soltanto un'abitazione". Il motivo addotto? Frenare la "domanda irrazionale" di case in proprietà. Il fatto è che le restrizioni in campo finanziario hanno indotto molti cinesi ricchi a investire in immobili nella speranza di un guadagno superiore a quello che fruttano i soldi depositati nelle banche statali. Così, in metropoli come Shangai ci sono tanti appartamenti vuoti posseduti da persone residenti altrove, con la conseguente forte distorsione del mercato abitativo. I prezzi hanno continuato a lievitare e ad agosto in 70 grandi agglomerati urbani erano il 9,3% in più di un anno prima; ciò significa che per molte famiglie è divenuto impossibile abitare in città. Di qui le misure decise da Shangai, mentre anche il Governo sta studiando il modo d'impedire una possibile bolla immobiliare, agendo soprattutto sulla leva fiscale.