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Sciopero commercio per le feste di Pasqua. Trogloditi all'attacco
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8 aprile 2023 13:15
 
 Anche per queste festività pasquali i sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero del commercio: una sorta di invito ai dipendenti degli esercizi pubblici a giustificare ideologicamente la loro assenza al lavoro (quando i negozi sono aperti) con l'astensione esercitando il diritto di sciopero.
E’ una sorta di “cult” dei sindacati che, ad ogni festa più o meno comandata, esprimono in questo modo la loro contrarietà ad una legge che dal 1 gennaio 2012 stabilisce la libertà degli esercizi commerciali di organizzare i propri orari di apertura. Una legge che, a nostro avviso, ci ha fatto entrare nel mondo civile.
Iniziativa sindacale che va di pari passo con le altre leggi anacronistiche che continuano ad esistere, tipo quelle che fissano i periodi dei saldi (come se gli sconti non ci fossero ovunque e sempre…).
Un modo come un altro che questi sindacati hanno per dire che ci sono.

L’aspetto tragicomico della vicenda 
Queste iniziative i sindacati fanno finta di non promuoverle nelle località turistiche per eccellenza dove, se i negozi dovessero chiudere per le feste, farebbero la fame,
Inoltre non viene fatto nulla per bar e ristoranti che, anch’essi, se dovessero chiudere nei festivi… 
E che dire poi di tutti gli altri lavoratori che funzionano anche nei festivi? Per esempio, trasporti vari, servizi di pubblica utilità che, tra l'altro, ci consentono di avere luce e telefoni e acqua.

Insomma un guazzabuglio che sicuramente non va a vantaggio dei lavoratori e dell’economia che, per esempio, nel commercio al dettaglio, deve fare i conti con le vendite online.

In questi ultimi mesi, questi attacchi trogloditi al nostro sistema economico sono tra l'altro diventati molto più frequenti: si pensi al divieto di etichette alimentari europee; il divieto di produzione e commercio per il cosiddetto cibo sintetico; l’invito costante, truffaldino e incosciente a consumare alcool per il bene dell’industria nazionale.

Come spesso accade, le persone, i lavoratori, gli imprenditori e i cittadini sono più avanti delle loro istituzioni (i sindacati confederali sono anch’essi una sorta di istituzione) e decidono liberamente se e quando chiudere… anche perché sarebbe proprio da trovare un supermercato di una periferia urbana che stia aperto nel pomeriggio di Pasqua…..
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