FRANCIA - L'obiezione di coscienza dei medici rende difficile l'accesso all'aborto
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8 dicembre 2007 0:00
Ogni anno, 3.000-5.000 donne vanno all'estero ad abortire dopo aver superato il termine legale previsto dalla legge francese (Ivg). Eppure, la riforma del 4 luglio 2001 aveva innalzato la soglia dell'Ivg da dieci a dodici settimane di gravidanza, proprio per evitare queste partenze. Ma l'allungamento del termine legale viene poco rispettata negli ospedali. Solo i medici militanti accettano d'intervenire a 12-14 settimane; gli altri fanno obiezione di coscienza. Cosi', a 32 anni dalla legge Veil del 1975, l'aborto volontario resta un diritto fragile. Si puo' concludere che la Francia ha autorizzato l'Ivg, ma non ha organizzato una politica che ne favorisca l'applicazione - ancora soggetta alla buona volonta' dei medici.