Per la prima volta, un atlante recensisce esattamente il consumo d'alcol a livello locale. E sfata alcuni luoghi comuni. L'Istituto di prevenzione e d'educazione alla salute (INPES) e l'Osservatorio sulle droghe (OFDT) hanno incrociato i dati delle loro fonti, e i risultati raccolti nel 2005 tra 60.000 individui sono stati ben analizzati, confrontati e proiettati nel futuro; alla fine e' stato possibile redigere la mappa regionale. Su scala nazionale, l'indagine conferma che in Francia da qualche decennio si beve sempre meno, ma che l'alcol resta la sostanza psicoattiva numero uno: solo l'8,4% delle persone dai 12 ai 75 anni non ha mai bevuto un alcolico. In cima al podio troviamo il vino (il 77% ne ha bevuto almeno una volta nel corso dell'anno), ben prima della birra. E se l'ubriachezza e' prerogativa dei giovani, il consumo giornaliero va di pari passo con l'eta' che avanza. Il consumo regolare d'alcol e' piu' diffuso nelle zone rurali, e cio' spiega perche' nell'Ile-de-France e' piu' basso (qui c'entra anche la coabitazione con "popolazioni culturalmente diverse", alcune delle quali rifiutano l'alcol). Tra gli adolescenti l'uso piu' esteso e' in Borgogna e all'ovest del Paese, mentre la Bretagna e' in testa per il binge drinking.