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 ITALIA - ITALIA - Anche il comune che sospende l'erogazione dell'acqua (ingiustamente) deve risarcire l'utente
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Notizia 
19 febbraio 2008 0:00
 
Se l'erogazione di un servizio pubblico viene ingiustamente sospesa il cittadino ha diritto al risarcimento danni, anche se il 'fornitore' e' un soggetto pubblico. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che era chiamata a decidere sul caso di una signora a cui il comune di Borca Cadore (Ve) aveva sospeso l'erogazione dell'acqua nonostante avesse pagato le bollette con le modalita' indicate. La questione si e' trascinata per nove anni e ora il comune dovra' risarcire 75 mila euro.
La questione giuridica dibattuta sta nella differenza tra diritto soggettivo e interesse legittimo. Il comune sosteneva la seconda ipotesi (che implicava il diniego del risarcimento danni), la Cassazione ha stabilito che la fattispecie rientra nell'ambito del diritto soggettivo, meritevole di risarcimento.
 
 
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