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Primo maggio 2024 – torna la festa dei lavoratori
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
1 maggio 2024 13:39
 
Il primo maggio è la festa dei lavoratori. Non del lavoro, come troppe persone dicono erroneamente. Me lo ricorda, in un bell’articolo di oggi su “La Stampa”, Maurizio Maggioni, il quale asserisce: “il Primo Maggio è la festa di chi (il lavoro) lo vende, chi vende le proprie mani e la propria mente a prezzi di mercato”.
Per la precisione questa festa, che viene quasi universalmente celebrata il Primo Maggio, affonda le proprie radici nella vittoria dei lavoratori dell’Illinois (USA), i quali, il Primo Maggio 1867 fecero una imponente manifestazione per festeggiare l’entrata in vigore della legge del 1866 che imponeva un orario di lavoro ridotto a otto ore giornaliere. Quindi questo Primo Maggio di oggi ha la bellezza di 157 anni.
Si era, allora, negli Stati Uniti d’America, nel pieno della rivoluzione industriale, e l’Illinois come Stato, e Chicago, erano alla testa di essa.  La concessione delle otto ore lavorative che mettevano un limite allo strapotere dei datori di lavoro, che facevano lavorare gli operai dalle 12 alle 16 ore al giorno, era stata ottenuta con ripetute manifestazioni di protesta, diffuse anche in altri Stati dell’Unione e, più in generale, del mondo. Ma i primi ad averla furono, come già detto, i lavoratori dell’Illinois. I quali, tuttavia, continuarono a lottare affinché questa legge non rimanesse un loro privilegio, e appoggiarono i loro colleghi che si battevano per lo stesso scopo negli altri Stati., e a mo’ di esempio si può citare la protesta del 5 settembre 1882 a New York.
Ma l’apice della lotta per l’estensione a tutti gli Stati Uniti della legge per le otto ore lavorative si ebbe il Primo Maggio 1886. Anche Chicago partecipò allo sciopero generale che doveva innescare, proprio a Chicago, una vera tragedia. La polizia sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone altri, e il 4 maggio, in risposta alla brutalità della polizia, gli anarchici organizzarono un’altra manifestazione, durante la quale fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di diversi altri. La polizia rispose sparando di nuovo e facendo nuove vittime. Nonostante non fosse stato possibile stabilire chi avesse lanciato la bomba, degli otto operai arrestati sette furono condannati a morte il 20 agosto 1887 e impiccati il 5 settembre. Da allora questi sette operai impiccati sono ricordati come i Martiri di Chicago, e in segno di lutto, immediatamente, i lavoratori di Chicago tennero una imponente manifestazione come a dire che le idee socialiste non erano morte.
Ed è a seguito di questo luttuoso evento che la data del Primo Maggio fu adottata da molti Paesi del mondo, anche grazie al Congresso internazionale di Parigi del 1889, che dette il via alla Seconda Internazionale.  
Anche in questo argomento, fare memoria della storia può aiutare a impegnarci a non soggiacere a chi vuole fare regredire tutta la nostra società ignorando, o addirittura favorendo, l'espansione del lavoro nero e sottopagato, senza più limiti di orario, col lavoratore di nuovo schiavo del suo "padrone".

 
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