Il presidente andaluso, Manuel Chaves, propone che negli ospedali pubblici si creino unita' specifiche per l'interruzione volontaria di gravidanza e si incentivi la presenza di medici non obiettori. La proposta nasce dal fatto che, nel 2005, solo il 2,91% dei 91.664 aborti praticati in Spagna e' stato eseguito in strutture pubbliche. In sette Comunita', Andalusia compresa, non c'e' nessun ospedale pubblico che pratichi l'aborto. Nel caso andaluso, esiste una convenzione con cliniche private, quindi gli interventi sono finanziati da soldi pubblici ed eseguiti da medici privati. Ne' il ministro della Sanita', Bernat Soria, ne' il capo del Governo, Jose' Luis Zapatero, intendono riaprire il tema dell'aborto o inserirlo nel programma elettorale. Ma Chaves ritiene necessaria una "autocritica" sul disimpegno della sanita' pubblica in questo comparto.