Talvolta l'etichetta "bio" non corrisponde alla realta' di un prodotto. La domanda di generi alimentari naturali supera l'offerta e quindi le truffe sono in agguato, come dimostra un'indagine che va avanti da cinque anni, voluta dal dipartimento agrario del Baden-Wuerttemberg. Particolarmente brutta la pagella italiana, mentre sono pressoche' esenti da pecche i produttori tedeschi. "In quattro confezioni di carote su dieci giunte dall'Italia, l'etichetta "bio" non era corretta", ha spiegato il responsabile regionale Peter Hauk. Un esempio che si e' ripetuto negli anni; di qui la richiesta di maggiori controlli nel Paese d'origine. Il voto migliore spetta all'ortofrutta bio tedesca, con il 2,2% di pesticidi (dovrebbero essere assenti in questo tipo di coltivazione). Seguono Israele (3,5%), Spagna (4,3%), Olanda (7,9) e Italia (12,7%).