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 FRANCIA - FRANCIA - Coppia lesbica alle prese con una difficile adozione
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Notizia 
4 febbraio 2009 0:00
 
Appena un anno fa era divenuta suo malgrado uno dei simboli della lotta all'omofobia in Europa. Emmanuelle B., che si era vista rifiutare l'adozione in quanto omosessuale, aveva fatto condannare la Francia dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Secondo i giudici, le autorita' francesi avevano "operato una distinzione dettata da considerazioni legate all'orientamento sessuale, distinzione che non e' tollerabile". Un anno dopo, il consiglio generale del Jura insiste. Malgrado la severa condanna inflitta alla Francia nel gennaio 2008, il suo presidente, Jean Raquin, si ostina a rifiutare il consenso a Emmanuelle. "La Sua domanda non presenta attualmente garanzie sufficienti per preservare l'interesse del bambino che venisse accolto in casa Sua", scrive il 26 gennaio. A sostegno del rifiuto, egli invoca due elementi: il fatto che la compagna di Emmanuelle dia l'impressione di "occupare un ruolo di terzo nel rapporto madre-figlio". E che Emmanuelle non sarebbe contraria ad accogliere un bambino di 8 anni mentre la sua compagna aveva parlato di un bambino leggermente piu' giovane. Insomma, il presidente del consiglio del Jura intravede differenze nel loro progetto d'adozione, malgrado che l'assistente sociale e la psicologa avessero dato parere positivo. L'avvocata di Emmanuelle parla di "accanimento", e di una decisione che si "beffa" della sentenza della Corte europea. Di qui l'intenzione di adire le vie giudiziarie ancora percorrbili.
 
 
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