Ogni europeo assorbe, consapevolmente o no, 2.500 messaggi pubblicitari al giorno. Ed e' soprattutto l'immagine femminile a indurre il potenziale consumatore ad aprire il portafoglio, a prescindere dal prodotto pubblicizzato. Insomma, il cliche' della donna resiste a tutte le campagne antisessiste. Il Consiglio d'Europa ha deciso d'intervenire, e nell'assemblea del 26 giugno si e' rivolto agli Stati membri affinche' recepiscano il programma attuativo di Pechino del 1979 riguardante la donna e i media, e perche' verifichino ogni anno i passi fatti in quella direzione. Inoltre, ogni Paese dovra' emanare proprie norme punitive nei confronti di immagini discriminatorie e sessiste.