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 PERÙ - PERÙ - Divorzio breve, chiesa e burocrazia permettendo
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Notizia 
15 luglio 2008 0:00
 
Teoricamente la nuova contrastata legge peruviana sul "divorzio breve" entra in vigore il 15 luglio, ma e'  minacciata dal mancato accordo sui requisiti burocratici necessari per la sua applicazione. E dall'opposizione della chiesa cattolica, che esalta l'indissolubilita' del matrimonio e il bene dei figli. E se la ministra della Giustizia, Rosario Fernandez, annuncia che da oggi tutti gli interessati possono andare dal notaio come prevede l'iter semplificato, c'e' da fare i conti con i tribunali distrettuali obbligati a fornire una serie di informazioni tecniche e risoluzioni alle agenzie tributarie di ogni provincia, per stabilire la tassa del servizio che dovrebbe oscillare attorno ai 300 nuovi soles (62 euro). In piu' devono accertarsi che le coppie abbiano a disposizione un "ambiente riservato" dove discutere del divorzio. Sulla carta la nuova procedura dovrebbe ridurre i tempi d'attesa da 24 a 6 mesi e alleggerire la macchina giudiziaria.
 
 
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