testata ADUC
 MONDO - MONDO - Due studi su biocombustibili e clima
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
8 febbraio 2008 0:00
 
Produzione e consumo di biocombustibili come l'etanolo non contribuiscono necessariamente a ridurre l'effetto serra, segnalano due equipe di economisti. I vantaggi superano gli inconvenienti solo se le  materie prime (mais o canna da zucchero) vengono coltivate in terreni abbandonati. Non conviene, invece, se per coltivare queste piante bisogna prima ripulire il terreno da alberi ed erbacce; la loro decomposizione o la combustione liberano nell'atmosfera grandi quantita' di carbonio. Joe Fargione, responsabile di uno dei due studi commissionati da Nature Conservancy, spiega sull'ultimo numero di Science che, analizzando tutti i benefici dell'uso dei biocombustibili in alternativa al petrolio, si constata che i vantaggi sono inferiori alle emissioni di carbonio prodotte dalla loro coltivazione. Il carbonio, emesso nei processi di riconversione delle colture, supera da 17 a 420 volte il risparmio annuale che si otterrebbe con i biocombustibili in sostituzione dei carburanti fossili. Quello che viene chiamato "debito di carbonio" e'  enorme, soprattutto se si convertono piantagioni di palme in Indonesia o se si coltiva la soja in Amazzonia. Il debito di carbonio si estingue solo se le piante destinate ai biocombustibili possono essere coltivate in terreni abbandonati o se si utilizzano residui di biomasse.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS