La noce di cocco e' preziosa, e non solo come frutto esotico. Vanuatu, nel Pacifico, tenta di sviluppare l'uso dell'olio di noce di cocco come combustibile sostitutivo. Da tre anni, Unelco-Suez, il fornitore d'energia nell'arcipelago di 215.000 abitanti, fa funzionare i suoi gruppi elettrogeni con una miscela di gasolio e olio di coprah (ricavato dalla polpa della noce di cocco). Otto noci forniscono un litro d'olio che viene centrifugato, filtrato e aggiunto al diesel. E' meno energetico del gasolio, piu' vischioso e di qualita' variabile, ma ha il merito d'essere un prodotto autoctono, percio'  gradito all'ambiente e al borsellino. E' in grado anche di sostituire la benzina per auto, e infatti i veicoli dell'Unelco viaggiano con questo carburante. Cosi', altri si sono cimentati nell'arcipelago e l'idea si sta espandendo nel Pacifico. A  Samoa, Electric Power Corporation ha gia' messo a punto il progetto CocoGen, per preparare la costruzione di una centrale funzionante a cocofuel.