Soddisfatto per la crescita degli ascolti negli ultimi due mesi (+ 58% di share rispetto al corrispondente periodo del 2009) il nuovo direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, lancia la sua "sfida" alle "corazzate" dell'informazione televisiva, Tg1 e Tg5. E si prepara a tornare in video da lunedí prossimo, sette giorni su sette, per trainare l'ascesa del suo Tg conducendo l'edizione di punta, quella delle 20: "Ma per me - dice - è importante il lavoro che abbiamo fatto in questi due mesi. Non si vende una faccia ma il fatto di fare il Tg al meglio".
Logo nuovo, verde e blu, sigla nuova, studio rinnovato e palinsesto piú impegnativo, in particolare per l'avvio di un rullo di news dalle sei del mattino, seguito da una prima edizione del Tg alle 7.30 e da una ricollocazione del Tg di mezza giornata, dalle 12.30 alle 13.30, in concorrenza con il Tg1. "Noi abbiamo un target forte nella fascia attiva della popolazione.
Nessuno di noi - spiega - è a casa alle 12.30 per vedere le notizie...".
Il cuore della sfida ai colossi dell'informazione televisiva, lascia intendere senza troppi giri di parole l'ex 'mitraglia' del Tg5, è nella capacità di offrire un Tg piú libero da condizionamenti politici, caratterizzato, afferma, "da completezza e libertà assolute. E' come un campionato, la tua squadra deve vincere ma speri anche che gli altri facciano dei passi falsi. E se, per assurdo - ironizza Mentana - i due principali Tg fossero entrambi filogovernativi, ci sarebbe piú spazio per noi, che non privilegiamo ne' Bersani ne' Berlusconi".