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 MESSICO - MESSICO - Guerra alla droga. Sette sospettati arrestati per strage famiglia mormone
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31 dicembre 2019 10:03
 
 La procura generale del Messico (Frg) ha arrestato sette persone ritenute legate all'assalto contro la famiglia mormone LeBaron. Di queste, tre sono state immediatamente portate a processo: si tratta di Fidel V. detto "El Chiquilin", di Juan Carlos V. detto "Paketex", e di Javier C. detto "Cebollo", tutti ritenuti parte della banda criminale "La Linea", affiliata al piu' grande "Cartello di Juarez", organizzazione che opera principalmente nello stato settentrionale di Chihuahua. Gli arresti sono stati effettuati il 26 dicembre, ha reso noto la procura assicurando che nei prossimi giorni riferira' della situazione giuridica degli altri quattro presunti criminali, al momento in condizione di prigione preventiva.
L'attacco costato la vita a nove esponenti della famiglia LeBaron si e' verificato lunedi' 4 novembre. Tre donne e i loro 14 figli avevano lasciato la citta' di Bavispe - nello stato di Sonora - per recarsi nella comunita' mormona di La Mora, nel confinante stato di Chihuahua. Durante il tragitto uno dei due veicoli, finito in panne, e' stato dato alle fiamme con i passeggeri. Una seconda vettura, tornata sul posto per prestare soccorso, e' stata a sua volta oggetto di una intensa sparatoria che ha causato la morte di quasi tutta la famiglia e il ferimento di cinque minori. All'attacco sono complessivamente sopravvissuti otto minorenni, alcuni dei quali sono stati trasportati in Texas per ricevere apposite cure.
 A inizio dicembre, dopo settimane di polemiche con le istituzioni per le poche garanzie sulla sicurezza, la famiglia LeBaron ha incontrato il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador per fare il punto sullo stato delle indagini. "E' andata bene, sento che e' andata come speravamo, e anche meglio", ha detto Adrian LeBaron intervistato dalla televisione del quotidiano "Milenio". Il capo dello stato, ha detto Adrian LeBaron, "ha mostrato un grado di umilta', di vicinanza e di empatia, ha riconosciuto che il colpo e' stato duro e ha anche accettato un certo gradi di cooperazione da parte nostra". All'incontro privato, ha aggiunto il membro della famiglia mormone, erano presenti anche il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard, e il ministro della Sicurezza Alfonso Durazo. Un secondo incontro si terra' il 12 gennaio 2020.
La colonia LeBaron, che parla la lingua inglese dei fondatori e vanta cittadinanza statunitense, e' parte fondamentale e motore dell'economia nella regione - con spiccate attivita' nell'allevamento e nell'agricoltura -, ed e' spesso finita nel mirino delle organizzazioni criminali. Fondata nel 1955, nel 2009 la comunita' e' finita al centro di un caso di rilevanza internazionale: Erick LeBaron, allora 17enne, veniva sequestrato dalla criminalita' e la famiglia rendeva nota l'intenzione di non pagare il milione di dollari di riscatto richiesti dai malviventi. La comunita' decise invece di sferrare una potente azione mediatica fino a quando Erick non venne rilasciato senza il pagamento di un centesimo. Due mesi dopo, altri due membri della colonia sono stati sequestrati e uccisi, come "punizione" per l'attivismo della famiglia. Julian Lebaron, fratello di una delle due vittime, ha da allora intrapreso una intensa attivita' di denuncia sociale divenendo figura simbolo del Movimento per la pace, la giustizia e la dignita'.
(Nova)
 
 
 
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