Alla fine, il petrolio, con i suoi quasi 100 dollari a barile nelle ultime settimane, ha presentato il conto: a novembre, l'inflazione in zona euro ha toccato il 3%, dicono le prime stime di Eurostat. Il salto e' notevole rispetto a settembre, quando l'inflazione era ancora al 2,1%, e segna il livello piu' alto da maggio 2001. Il commissario per gli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha manifestato la sua preoccupazione: "benche' avessimo avvisato dei rischi, i risultati hanno superato le previsioni". Oltre al petrolio, la volata viene dai prezzi alimentari, soprattutto dai cereali che hanno accusato l'impatto dei magri raccolti in Ucraina e Australia e della robusta domanda dei Paesi emergenti come la Cina.