Il think tank Bruegel ha
pubblicato un utile documento che riassume tutte le politiche nazionali adottate dagli stati membri dell'Ue per proteggere i cittadini dall'aumento dei prezzi dell'energia. In termini assoluti, con 37 miliardi l'Italia è seconda dietro la Germania (43,2 miliardi) per quantità di soldi spesi per tenere a bada le bollette di famiglie e imprese. In termini di pil, l'Italia ha impegnato il 2,1 per cento ed è al terzo posto dietro a Grecia (3,7 per cento) e Lituania (3,6 per cento). Secondo Simone Tagliapietra del Bruegel, "questi sussidi pesanti sono insostenibili dal punto di vista delle finanze pubbliche e dannosi dal punto di vista geopolitico e della sicurezza energetica - per non parlare dell'ambiente. I governi ora devono indirizzare la loro azione verso i cittadini vulnerabili".
(Europa Ore 7)
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