La criminalita' organizzata colombiana sta trasferendo sul mare il grosso delle rotte del commercio di stupefacenti. Lo scrive il quotidiano "El Tiempo" analizzando l'attivita' delle forze di sicurezza. Dopo i cali registrati tra il 2013 e il 2014, e nonostante le corpose azioni messe in campo negli ultimi anni, il paese dispone ancora di ingenti quantita' di coltivazioni illegali - 188.000 ettari secondo le stime ufficiali -, e le mafie mantengono alta la loro attivita'. Solo nei primi sei mesi dell'anno sono state sequestrate le stesse quantita' di cocaina pura prese in tutto il 2017, segnalando che il maggior controllo dello spazio aereo - grazie "all'azione dell'aviazione militare con il contributo di agenzie statunitensi e britanniche" - spinge le organizzazioni a concentrarsi sulle rotte marine. Nel 2017 sono stati intercettati ben sette voli con 3,2 tonnellate di coca, quest'anno nessuno. Di fatto la sola Marina militare ha sequestrato 83 tonnellate di coca, oltre 7 delle quali erano in sommergibili e motoscafi leggeri.