"Disprezzo della medicina"; "attentato al rispetto dei pazienti". In una "messa a punto" del 2 luglio, le Accademie nazionali di medicina e farmacia e l'Accademia dell'acqua si sono dette scandalizzate dalle recenti raccomandazioni sul consumo d'acqua potabile rivolte a persone colpite da cancro. Il riferimento e' al testo pubblicato la settimana scorsa da David Servan-Schreiber con il sostegno di WWF e vari oncologi ed epidemiologi. Nel documento si consigliava alle persone affette da cancro, o colpite da tumore in passato, di "adottare precauzioni e di non bere quotidianamente acqua del rubinetto se non sono sicuri della sua qualita'". Considerando che "queste affermazioni potrebbero inutilmente inquietare", gli accademici parlano "d'impostura" e denunciano l'assenza di scientificita'.
Servan Schreiber non si scompone: il principio di precauzione va sempre difeso, spiega. Sia lui sia WWF respingono invece con forza l'insinuazione d'essere stati finanziati da aziende d'acqua minerale.